
Campiglia e la Pieve di San Giovanni
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![]() La storia:Le prime tracce di insediamento urbano si hanno con gli Etruschi, che qui si installarono con le loro fucine, di cui oggi rimangono quali testimoni i resti di alcuni forni fusori, forse gli unici al mondo. Gli Etruschi fondevano i minerali di rame e di piombo estratti nelle vicine miniere che caratterizzavano il territorio. Di questo borgo poi, come importanza strategica, si riprende a parlare con l’approssimarsi dell’anno Mille: la posizione dominante sull’intera vallata ne permette uno sviluppo importante, ma è con l’inizio delle Crociate e delle lotte intestine delle Famiglie toscane che Campiglia si trova in primo piano. Il primo documento che nomina Campiglia è l'atto del Conte II della Gherardesca con cui, nel 1004, viene donata al monastero di S. Maria di Serena, presso Chiusdino, la metà del castello di Campiglia con il suo territorio e la chiesa, insieme a possedimenti nei vicini castelli di Biserno, Acquaviva e Montecalvo, che è da identificarsi con l'attuale Rocca di S. Silvestro. Per la collocazione geografica e per la vicinanza con altri castelli Campiglia divenne sede di una capitania, istituita dal comune di Pisa: da questo momento troviamo il territorio campigliese inserito completamente nelle vicende del Comune di Pisa fino al 1406, fino cioè alla conquista di Pisa da parte di Firenze.Da questo periodo, non avendo più Firenze particolari attacchi dalle famiglie e dai comuni maremmani, Campiglia inizia progressivamente a perdere importanza e questo comportò un naturale degrado militare ed economico. Da vedere:La visita a Campiglia permetterà di apprezzare le architetture medioevali. Il borgo si estende su due alture (Rocca e Poggiame) ed è costituito da una serie di costruzioni disposte in semicerchi concentrici, che ispirano una grande armonia.Il Palazzo Pretorio, simbolo del potere politico e militare, è attualmente sede di un conosciuto archivio ed un museo che custodisce importanti reperti archeologici. Sospeso tra una storia millenaria ed un presente operoso, il centro storico presenta viuzze lastricate che conducono a scoprire chiese e antiche botteghe. A Campiglia si svolgono anche varie rievocazioni storiche, che specialmente in estate, coinvolgono il turista calandolo in un’atmosfera da sogno. Anche gli edifici religiosi sono di particolare interesse. Numerose sono le chiese tra le quali troviamo: la Chiesa di San Sebastiano del XV secolo (cui venne annesso un piccolo convento di francescani del 1506); la Chiesa di S. Antonio (XVI Secolo). Inoltre, inglobati in altri edifici civili, rimangono i resti di altre chiese e conventi: S. Agostino in Poggiame, S. Biagio in Castello (oggi sconsacrata, ma prima chiesa del Castello di Campiglia), S. Anastasio e la chiesa della Madonna. Da secoli la vita religiosa del paese ha come sede la chiesa di San Lorenzo, che come una "Cappella della Pieve" venne edificata verso la fine del 1200, all'interno della cinta muraria per maggiore comodità dei fedeli. Fu costruita su un antico edificio, riportato alla luce da uno scavo archeologico del 1991, di cui ben poco si parla ma che riveste una notevole importanza storica, essendo probabilmente legato al monumento più importante di Campiglia e cioè la Pieve di San Giovanni, splendido esempio di romanico toscano. La pieve fu terminata nel 1173, ma le sue origini devono essere ancora più antiche dal momento che questa chiesa si trova citata in una Bolla Pontificia del 1075: probabilmente è sorta sopra un precedente punto sacro, forse risalente addirittura al periodo etrusco-romano. Tutta la costruzione ha un suo fascino magico: costruita in posizione anomala, fuori della cinta muraria, sopra una collinetta di … tombe! Infatti siamo nel bel mezzo del cimitero del paese, tutt’ora in funzione. Le tombe più antiche sono addirittura assai precedenti all’anno Mille e circondano la pieve da ogni lato al punto che per giungere al portale si cammina sopra alcune sepolture. Intorno si possono osservare tombe di famiglie nobili e cavalieri, forse non tutti, ma in buona parte legati all’ordine del Tempio: a rafforzare questa tesi esistono due particolari assai rilevanti, il primo è la presenza di una SATOR, il quadrato magico che lega cattedrali e chiese particolari di tutto il mondo. La caratteristica di questa iscrizione, non ancora totalmente decifrata è quella di essere una sorta di palindromo in doppia dimensione: SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS L’aurea di mistero, la collocazione singolare, la presenza di simboli templari lasciano aperte tante domande, sulla collocazione, sulla posizione legata ai solstizi come certi templi pre-cristiani, e sulle sue scritte arcane, come quella posta su una pietra vicina al quadrato magico, che attribuisce la costruzione della chiesa a mastro Matteo, il peccatore.
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24.12.2018
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